Tra i possibili interventi chirurgici a carico dei denti, quello dei denti del giudizio è forse uno dei più temuti dai pazienti.

Che sia per il dolore, non sempre indifferente, o per la paura dell’estrazione in sé, le mole del giudizio possono diventare un problema da affrontare con l’aiuto del proprio dentista di fiducia e delle terapie più adeguate.

Scopriamo nei prossimi paragrafi come avviene l’eruzione dei denti del giudizio e quando è necessario intervenire chirurgicamente.

 

Denti del giudizio: quanti sono?

Risolviamo subito la questione numerica: le mole del giudizio sono quattro, e occupano la parte più interna della bocca, sia nell’arcata superiore che in quella inferiore dove si presentano nel numero di uno per lato.

Non è detto, però, che siano tutti presenti. Solo una radiografia ortopanoramica può rivelare il numero esatto di molari del giudizio: alcuni pazienti ne presentano meno di quattro, altri non hanno nemmeno un dente del giudizio e altri ancora ne hanno più di quattro, in un caso che viene chiamato iperdonzia.

Da cosa dipende la loro comparsa o meno e perché arrivano più tardi degli altri denti, che compaiono tutti intorno ai 6-8 anni di età? Non esiste una risposta univoca a questa domanda, poiché in ogni paziente le tempistiche cambiano.

Generalmente, la loro eruzione avviene tra l’adolescenza e i 25 anni di età. Per questa ragione si chiamano, simpaticamente, “denti del giudizio”: fanno la loro comparsa quando si è già un po’ più maturi, e non da bambini.

Esistono comunque casi in cui gli ottavi molari iniziano a dar disturbo ben oltre i 25 anni di età, oppure ancora non romperanno mai la gengiva e resteranno sempre interni senza mai causare dolore.

 

 

Quali sono i sintomi dei denti del giudizio con malocclusione?

Quando decidono di riprendere il loro posto nell’arcata dentaria, però, i denti del giudizio sanno come farsi sentire. Per emergere, infatti, devono rompere la gengiva e occupare uno spazio che non è sempre disponibile. I casi possono essere diversi:

  • inclusione denti giudizio. All’interno della gengiva, le mole del giudizio possono non essere posizionate correttamente: sono diversi i casi di denti del giudizio storti che non riescono a venir fuori nella maniera corretta, e restano quindi chiusi all’interno della gengiva causando un forte dolore;
  • affollamento dentale: in questo caso, i denti già presenti all’interno della bocca hanno occupato tutto lo spazio sulle arcate dentarie, e non avendo un posto in cui insediarsi, quelli del giudizio rimangono inclusi e collimano con gli altri denti, provocando gonfiore e dolore alle gengive.

 

Perché si devono togliere i denti del giudizio?

Gli ottavi molari non sono sempre da togliere. Quando hanno spazio a sufficienza sull’arcata dentaria e sono in posizione corretta, possono prendere il loro posto senza problemi, a volte anche in maniera totalmente indolore.

Nei casi sopra descritti, invece, non c’è possibilità che il dolore passi se non con un’estrazione dentaria.

Non solo: anche dopo la loro comparsa, i denti del giudizio possono andare incontro a carie, ascessi, cisti, granulomi dentali o pulpiti, esattamente come gli altri denti, quindi è possibile dover intervenire per toglierli o devitalizzarli anche in un secondo momento.

 

Cosa succede se non si toglie il dente del giudizio?

È da premettere che i denti del giudizio non sono utili alla fine della masticazione. Estraendoli, quindi, non si compromette il corretto funzionamento delle arcate dentarie, né togliere i denti del giudizio cambia il viso in alcun modo.

Prima di intervenire chirurgicamente, il dentista può prescrivere una terapia a base di antibiotici e antinfiammatori per calmare il dolore ed eliminare la carica batterica che causa il dolore. Se, dopo la terapia, il problema dovesse ripresentarsi, è allora meglio procedere con l’intervento di estrazione denti del giudizio, così da risolvere definitivamente il problema.

L’intervento è solitamente effettuato in una sola seduta e, a seconda dei casi, viene eseguito nello studio odontoiatrico o in chirurgia maxillo-facciale. Il post-intervento può essere doloroso, e difatti sono prescritti antibiotici e antinfiammatori per lenire il disturbo.

È molto utile apporre esternamente, sulla guancia, del ghiaccio: in questo modo si avverte un dolore inferiore e la gengiva infiammata dopo l’intervento sgonfia più velocemente. Il ghiaccio deve essere lasciato a contatto indiretto (avvolto da un panno) per qualche minuto, poi tolto e riapplicato alla stessa maniera per le prime 24 ore.

In genere, un dente del giudizio già emerso causa più dolore post operatorio rispetto a un dente ancora parzialmente incluso. Non aspettare troppo, quindi, prima di togliere il dente del giudizio dolorante!

 

Cosa può provocare un’infezione del dente del giudizio?

Subito dopo l’intervento, il dentista o il chirurgo prescrive degli antibiotici per evitare l’accumulo di batteri che potrebbero causare un’infezione.

È bene attenersi scrupolosamente alla terapia per prevenire un’infezione. In caso, invece, di denti del giudizio già emersi da qualche tempo e improvvisamente doloranti, è probabile che un’igiene orale non perfetta possa causare carie, granuloma e ascessi.

Le mole del giudizio sono effettivamente difficili da pulire bene, perché si trovano molto in fondo e lo spazzolino non arriva agevolmente fino alla fine del cavo orale. Per questo, consigliamo di aggiungere gli scovolini nella routine di igiene orale quotidiana: sono più maneggevoli, piccoli ed efficaci sulle zone più insidiose della bocca.

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